Disagio Creativo

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Disagio Creativo n.008

Gioia e irrefrenabile voglia di mettermi al lavoro: queste le due sensazioni principali date dal trasloco nel nuovo appartamento. Un capitolo di vita che dovrà essere quello della messa in pratica delle intenzioni.

Questa domenica la sfrutterò per sistemare la camera-ufficio: l’angolo della scrittura, quello della pittura, e la zona registrazione video. Da aprile a luglio ho sperimentato un po’ con temi e tecniche di montaggio e animazione di video verticali brevi per TikTok e Instagram: è stato un periodo di apprendimento, con molti down e pochissimi up che mi hanno permesso di raccogliere dati e comprendere meglio ciò che voglio fare, e soprattutto perché.

Nella newsletter di oggi voglio scrivere qualcosa proprio sulla montagna russa delle emozioni che i creativi vivono, sugli up & down, sui momenti di eccitamento e quelli di depressione.

Creata con Midjourney

Creiamo una esperienza ciclica: siamo in una fase di “presa bene” e poi tendiamo a scivolare giù, poi di nuovo su e così via.

Ciò che cerco di ricordarmi ogni giorno è che la fase di down non deve essere negativa. Mi piace pensare che quando si raggiunge un picco di sensazioni positive è come se fossimo in una fase di “download di informazioni” dalla Fonte, nuove energie che poi per sedimentare devono ricadere a terra, devono cristallizzarsi in un momento in cui non siamo più in quel picco di eccitamento. Allo stesso tempo, proprio grazie a tutte queste esperienze, a tutti questi up & down, la nostra emotional rollercoaster non ha questo andamento:

Ma questo:

Continuiamo a salire, specialmente quando non giudichiamo la parte di down del ciclo ma ne traiamo insegnamento. Atterriamo in un punto più alto rispetto a quello di partenza, sempre.

🤲 Cosa ricevere

Vi consiglio di acquistare il libro Pensieri di Marco Aurelio: una sorta di diario del grande imperatore romano, filosofo e stoico. Proprio lo stoicismo ci fa comprendere come affrontare al meglio la montagna russa della vita. Non si tratta di “resilienza”, che è un concetto abusato e unto, soprattutto da mental coach che girano per le aziende invitando i dipendenti a “porgere l’altra chiappa” al capo. Stoicismo non significa sopportare e resistere alle difficoltà della vita, come un ramoscello su uno scoglio che resiste alle onde e alle intemperie. Accettando questo concetto danneggiamo noi stessi non agendo più sulla nostra vita.

Lo stoicismo è una consapevolezza per cui le difficoltà che si presentano sono momenti di comprensione degli accadimenti, istanti in cui darsi la spinta per tendere ancora più in alto.

«Guarda dentro: non ti sfugga né la qualità specifica né il valore di alcuna cosa».

Un abbraccio 🤗

Luca