Disagio Creativo n.006

Oggi è capodanno. Intanto perché è settembre, e da tanti anni più che ragionare sul calendario gregoriano preferisco una successione di “stagioni”, come nello sport, entrando ora nella ‘23/‘24. E poi perché esattamente un anno fa arrivavo a Roma.

Sento che la lezione principale che ho imparato quest’anno è stata: “comprendere e fare sono sinonimi”. Più una percezione personale che mi ha portato a interrogarmi e lo fa tuttora, ossia: “sono poche le persone a cui interessa la verità”.

Creata con Midjourney

«Di persone rifinite non ne ho mai conosciute: credici o no, ma saprei disegnarle».

Il tuo comportamento è lo specchio di ciò che sai, di ciò che credi, per questo “comprendere e fare sono sinonimi”.

Vi faccio un esempio. Hai un piccolo oggetto vicino a te che puoi mettere sul palmo della tua mano? Tipo un braccialetto, una moneta…

Bene, lascialo cadere sul pavimento. “Fffatto?”, cit. Giovanni Muciaccia. Adesso raccoglilo. L’hai raccolto? Bene.

COMPRENDERE E FARE SONO SINONIMI. Ciò che sai lo fai, lo fai e basta. Non hai perso tempo a pensare “mmmh, credo di poterlo raccogliere”, “penso di poterlo raccogliere, ma non ho sicurezze”, “potrebbe essere faticoso piegarmi per raccoglierlo”, “forse non è semplice come penso”, “oh, fammi pensare a tutto ciò che potrebbe accadere da qui al momento in cui raccoglierò l’oggetto da terra”. Non hai pensato a nulla di tutto questo, hai semplicemente raccolto l’oggetto, perché sapevi, con ogni fibra del tuo corpo, che potevi farlo.

Se dici di aver compreso una lezione, ma poi non agisci di conseguenza, non l’hai capita.

E ciò che blocca dal non capire è la resistenza al voler capire. Che è la resistenza alla verità, quindi alla creatività, quindi alla vita.

La resistenza può essere quella vocina nella testa che ti dice “pensaci domani”, “non hai abbastanza qualifiche”, “manca l’ispirazione”.

Ti stai raccontando cazzate, e le stai raccontando agli altri.

Questa è la battaglia che combattiamo tutti, chiunque tenda al vivere e non al sopravvivere, come i creativi.

La battaglia alla resistenza ci porta dal nostro sé più basso, al più alto. Poiché l’unica cosa da fare, è FARE. Il fare arriva dalla verità.

🤲 Cosa ricevere

Sul finire del 2022 avevo iniziato il percorso di Cabala. In brevissima: sono 10 mesi lunari di esercizi su se stessi, tra cui, ad esempio, prendersi cura dell’ambiente circostante e del proprio corpo (alimentazione, eccetera), il proprio rapporto con il lusso, un mese senza guardarsi allo specchio, dire sempre la verità — o, se la verità può far male a qualcuno, tacere -, e così via. Se sgarri un mese, parti daccapo. Ho abbandonato subito, non ero pronto. Continuavo a bere Red Bull in quel periodo: non proprio “prendersi cura di se stessi”, insomma.

Voglio riprovarci, non so quando, ma voglio riprovarci. E consiglio anche a voi, come esercizio propedeutico a ciò su cui abbiamo riflettuto oggi, di farvi un mese di verità. Prendetelo proprio come obbligo nei vostri confronti: dite sempre la verità, e se quella verità potrebbe ferire un’altra persona, state zitti. Ogni volta in cui noterete difficoltà nel dirla, appena potete scrivete da qualche parte che cosa avete provato in quel momento, perché avete sentito quella resistenza, che cosa vi stava bloccando.

È mindblowing, ve lo assicuro.

Un abbraccio 🤗

Luca

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